L’ISOLA CHE C’È NELLA VALLE SICILIANA: MISURE DI CONTRASTO ALL’EMARGINAZIONE SOCIALE POST COVID DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

COMUNICATO STAMPA

Il Presidente della Fondazione Tercas, Tiziana Di Sante, ha illustrato – nel corso di una conferenza Stampa che si è tenuta nella sede di Palazzo Melatino – il progetto L’ISOLA CHE C’È NELLA VALLE SICILIANA: MISURE DI CONTRASTO ALL’EMARGINAZIONE SOCIALE POST COVID DELLE PERSONE CON DISABILITÀ alla presenza di Amelide Francia e Bruno Pagliarani, responsabili del progetto, e Lorella Di Giuseppe, membri del direttivo di Genius Loci, soggetto ideatore e attuatore della iniziativa.

Secondo il rapporto ISTAT del 2019 sono oltre due milioni le famiglie nelle quali uno dei componenti è una persona con disabilità.

Famiglie che hanno vissuto i lunghi periodi di lock-down tra le mura domestiche, spesso prive delle abituali forme di sostegno.

Fondazione Tercas è intervenuta, durante i periodi di quarantena, per quanto possibile, su queste situazioni, finanziando forme di sostegno a distanza e l’acquisto di ausili per poter usufruire di percorsi terapeutici da remoto. Con il graduale ritorno alla normalità degli ultimi mesi, la Fondazione, nell’ambito del Bando dedicato al settore Volontariato filantropia e beneficenza, ha inteso sostenere le iniziative tese a contrastare i fenomeni di isolamento delle persone con disabilità generati dalla pandemia, assicurando al contempo un sostegno ai caregiver familiari.

Tra questi progetti si annovera, appunto, quello presentato stamane, che, a partire dall’8 luglio, garantisce a persone disabili residenti nella Valle Siciliana la possibilità di partecipare ogni venerdì, fino alla fine di settembre, a dei laboratori che favoriscano nuovi ambiti di quotidianità accanto a figure specializzate che, insieme alle famiglie, possano offrire dei percorsi di crescita, svago e socialità.

“Il Presidente della Fondazione ha dichiarato che il concetto di inclusione riguarda tutte le persone, perché ognuno di noi può trovarsi ad avere difficoltà di vita o situazioni di disabilità. Permettere che qualcuno venga escluso dalla vita sociale, in qualsiasi sua declinazione, vuol dire non solo negare il diritto di ogni individuo alla partecipazione attiva alla vita della comunità, ma anche privare la comunità di un contributo unico ed irripetibile, come unica, irripetibile e preziosa è ogni vita.”

Il Vice Presidente dell’Ass. Genius Loci, Bruno Pagliarani, ha sottolineato come questo progetto sia importante e innovativo per l’area montana della Valle Siciliana, per la totale mancanza sul territorio di un servizio di supporto e socialità alle persone con disabilità che con la pandemia hanno subito maggiormente il dramma psichico e fisico dell’isolamento, della solitudine e della regressione. “Grazie al fattivo ausilio del Sindaco di Colledara, Manuele Tiberii, che ha messo a disposizione la sede operativa per la realizzazione del progetto” continua il Vice Presidente “e con il prezioso e fondamentale aiuto finanziario della Fondazione Tercas, siamo riusciti a realizzare un servizio che non può mancare in una società civile e dare una risposta proattiva a questa tipologia di fragilità che investe non solo le persone con disabilità ma anche i loro familiari”.