Inaugurata dal Sindaco di Teramo la mostra: ” Capolavori della maiolica castellana: dal ‘500 al terzo fuoco. La Collezione Matricardi.”

E’ stata inaugurata oggi pomeriggio alle 19,15 con il taglio del nastro del Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, la mostra “Capolavori della maiolica castellana: dal ‘500 al terzo fuoco. La Collezione Matricardi” che sarà ospitata nella Pinacoteca Civica di Teramo in viale Bovio 1, fino al 31 ottobre 2012.

Alla cerimonia erano presenti Mario Nuzzo ed Enrica Salvatore,  Presidente e Vice Presidente della Fondazione Tercas, Vincenzo Marino Marini, Presidente della Fondazione Carisap, Gabriele Astofi ed Enzo Rosa rispettivamente sindaci di Atri e Castelli, Monsignor Davide Pagnottella, Vicario del Vescovo di Teramo, Giuseppe Matricardi  che ha messo a disposizione la sua collezione privata, Paola Di Felice, direttrice dei Musei Civici di Teramo e curatrice della mostra.

L’esposizione, promossa dalla Città di Teramo e dalla Fondazione Tercas, si avvale dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e gode di numerosi  patrocini,  quali la Camera dei Deputati, il Ministero per i Beni e le attività Culturali, la  Regione Abruzzo, la Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo, la Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici delle Marche, la Sovraintendenza B.S.A.E. Marche e la Provincia di Teramo.

Nella mostra sono esposte, per la prima volta al pubblico, 220 ceramiche della produzione castellana, dal 1500 al 1700, “recuperate” grazie allo spirito di un collezionista di grande sensibilità che, in anni di paziente e minuzioso lavoro di ricerca, é riuscito a mettere insieme un patrimonio artistico dall’enorme valenza storica e scientifica che si posiziona come una delle collezioni più significative, insieme a quelle presenti in numerosi musei internazionali tra cui L’Ermitage di San Pietroburgo, il Victoria and Albert Museum e il British Museum di Londra, il Louvre a Parigi e il Metropolitan Museum di New York.

I capolavori rendono omaggio all’enorme valore della manifattura di Castelli, grazie ad un percorso rappresentativo per ogni epoca e per ogni famiglia di artisti, come i Pompei, i Cappelletti, i Gentili e i Grue che, nell’arco dei secoli, hanno reso famosa la maiolica castellana in tutto il mondo.

L’obiettivo della mostra é anche quello di rendere omaggio al vasto mondo del collezionismo italiano e internazionale che, al di là degli interessi  privati e personalistici, spesso consente di non disperdere veri capolavori e significative testimonianze di una produzione altrimenti oggetto di inevitabile oblio.

Lo studio degli oggetti, selezionati accuratamente tra oltre cinquecento ceramiche, ha consentito di mettere a disposizione della ricerca storica un preziosissimo contributo su forme, tipologie espressive e modelli iconografici della tradizione manifatturiera castellana, offrendo occasioni di riflessione sulla  realtà di un piccolo paese che, nonostante l’apparente isolamento geografico e territoriale, seppe far proprie raffinate esperienze e sperimentazioni artistiche.

Lo studio degli oggetti in mostra propone una rilettura della storia ceramica castellana e dei suoi artisti, evidenziandone connessioni, legami e rapporti con realtà artistiche lontane in grado di chiarire, anche in termini cronologici, l’iter evolutivo e la maturazione espressiva dei temi iconografici proposti.

La mostra  s’inserisce nel solco di una tradizione espositiva che, a partire dalle mostre su “I vasi di farmacia” e su “Le maioliche castellane provenienti dal Museo de L’Ermitage di San Pietroburgo, attraverso l’esposizione delle ceramiche della manifattura Villeroy & Boch dei primi decenni del Novecento e di quelle de “Il Terzo Cielo” di Castelli, riedizione moderna del soffitto di S. Donato, intende riproporre all’attenzione nazionale e internazionale un’arte riconosciuta come uno dei momenti più alti della creatività degli artisti e dei loro epigoni che hanno lavorato e lavorano a Castelli. Una creatività palesata nei secoli e comunicata ancora oggi attraverso la produzione degli artigiani delle numerosissime botteghe che, raccolte per lo più nel centro storico del piccolo paese alle falde del Gran Sasso, offrono assieme all’Istituto d’Arte, operante nel settore della sperimentazione e dell’innovazione nella produzione ceramica attuale, una felice immagine della laboriosità dei ceramisti castellani nel tempo.

Piatti, brocche, fiasche, albarelli, chicchere e piattini, proposti in un continuum narrativo che si snoda nelle sale della Pinacoteca, riallestite per accogliere la mostra ed ospitare il lungo viaggio tra secoli di creatività e abilità manipolativa; un percorso nella tradizione artistica abruzzese attraverso l’argilla  un materiale che ha scandito spesso i ritmi della manipolazione delle forme.

Il recupero di un’antica storia di produzione ceramica passa anche attraverso il racconto delle sue presenze nel territorio: dalla Pinacoteca Civica di Teramo, sede della mostra, a Palazzo Melatino, dove é esposta la preziosa collezione di ceramiche della Fondazione Tercas, (oltre 300 opere, che coprono un arco temporale di oltre tre secoli, a partire dai primi del Seicento fino alla metà del Novecento); dalla pregevole raccolta del Museo Diocesano di Atri, a  Castelli, centro dell’antica produzione ceramica,  al soffitto della chiesa di S. Donato; dalle botteghe artigiane, sparse a decine nel centro storico di Castelli, all’Istituto d’Arte che da decenni si cimenta felicemente nella rielaborazione, in chiave moderna, di forme e tipologie ceramiche antiche. Un cammino a ritroso, nei secoli, tra coloro che ebbero  “il tempo nelle mani”.

ORARIO DI APERTURA

da martedì a sabato : 09.00-13.00; 16.00-19.00

domenica e festivi: 10.00-13.00; 16.00-19.00

lunedì: chiuso

INGRESSO BIGLIETTO

Ingresso intero € 5,00

Ingresso ridotto (gruppi e studenti universitari) € 3,00

Biglietto cumulativo € 10,00 (Per accedere alla mostra Capolavori della ceramica castellana presso la Pinacoteca di Teramo, ingresso agli spazi espositivi della Fondazione Tercas, ingresso al Museo Capitolare di Atri e al Museo di Castelli)

Biglietto scuola: 3,00 euro comprensivo di attività didattica

Tariffa gratuito: disabili, fino a 12 anni, over 65, giornalisti con tesserino e guide turistiche con tesserino

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO:

Tel: 0861.250873; 0861.24054

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teramo.civicimusei@comune.teramo.it

http://www.teramoculturale.it/

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Casa Editrice: Società editrice Umberto Allemandi & C. S.p.A.

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02.04.2012