PRESENTATO IERI IN UN CONVEGNO A RIETI IL FONDO HOUSING SOCIALE DELL’ITALIA CENTRALE.

Con un obiettivo di raccolta di 100 milioni di Euro, il fondo – che si qualifica come la prima iniziativa nel settore a livello interregionale – opererà per aumentare la dotazione di alloggi sociali sul territorio, ma anche per riqualificare le aree urbane, compresi i centri storici.

Manifestato anche da parte della Cassa Depositi e Prestiti l’interesse a partecipare all’iniziativa.

Incrementare la dotazione di alloggi sociali del territorio, promuovendo allo stesso tempo processi di riqualificazione urbana, per esempio quelli volti al recupero e al ripopolamento dei centri storici delle città, rivitalizzando l’economia locale e favorendo opportunità d’impiego per risorse professionali locali. E’ questo l’obiettivo del Fondo Housing Sociale dell’Italia Centrale, prima iniziativa dedicata alla realizzazione di interventi nell’housingsociale con dimensioni interregionali.

Ideato e promosso dalla Fondazione Pescarabruzzo (Pescara), dalla Fondazione Carisap(Ascoli Piceno), dalla Fondazione Tercas (Teramo) e dalla Fondazione Varrone (Rieti), con la partecipazione della Fondazione Housing Sociale e di Sinloc Spa, e gestito da Investire Immobiliare SGR, società del Gruppo Banca Finnat, il Fondo – attualmente in attesa dell’autorizzazione di Banca d’Italia – si pone l’obiettivo di raccogliere risorse per un ammontare almeno pari a 100 milioni di Euro.

L’iniziativa è stata presentata ieri a Rieti, presso l’Auditorium Varrone, nell’ambito di un convegno sul tema dell’housing sociale come leva e volano per lo sviluppo dell’economia dei territori, al quale hanno partecipato numerosi relatori e testimonial, tra i quali l’Assessore alle Politiche Giovanili della Regione Lazio Gabriella  Sentinelli,, il Presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, il Sindaco di Rieti, Giuseppe Emili, il Sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, il Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, il Presidente dell’Acri (l’Associazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria), Giuseppe Guzzetti, l’Amministratore Delegato di CDPI Sgr,Stefano Marchettini, il Consigliere Delegato della Fondazione Housing Sociale, Sergio Urbani, nonché, naturalmente, i vertici delle Fondazioni promotrici del Fondo e di Investire Immobiliare Sgr.

Alla dotazione del Fondo potrà partecipare, inoltre, la Cassa Depositi e Prestiti che, tramite ilFondo Investimenti per l’Abitare, ha deliberato preliminarmente un investimento non vincolante pari al 40% della dotazione, ovvero 40 milioni entro il 2012.

Il Fondo immobiliare rappresenta un valido strumento operativo in grado di aggregare sotto una regia comune la realizzazione di importanti progetti di investimento assicurando un percorso trasparente e professionale; è tra l’altro uno degli esempi più significativi di collaborazione e interazione tra Fondazioni di origine bancaria appartenenti a territori non necessariamente contigui, ancorché fortemente interconnessi.

Il Fondo, inoltre, si pone l’obiettivo di costituirsi come piattaforma di riferimento per riunire e rendere maggiormente visibili e finanziabili altri progetti simili e, dunque, di aggregare altri attori che condividano i medesimi obiettivi sociali quali Fondazioni, ovvero altri investitori istituzionali, incluse, in particolare, le Amministrazioni locali.

 

L’Housing sociale” –  ha sottolineato Innocenzo de Sanctis, presidente della Fondazione Varrone, nel suo intervento di apertura dei lavori –  “rappresenta sicuramente una nuova “missione” delle Fondazioni di origine bancaria, una grande sfida utile alla coesione sociale. Con le Fondazioni di Ascoli Piceno, Pescara e Teramo abbiamo costituito il nuovo Fondo con l’intento di investire nei rispettivi territori di riferimento, coniugando contenuti sociali e obiettivi minimi di redditività. La nostra Fondazione ha già realizzato progetti concreti finalizzati allo sviluppo socio-culturale del territorio sabino. Il nostro obiettivo non è quello di sostituirci all’edilizia agevolata, ma di garantire l’accessibilità all’affitto in un momento di grande disagio abitativo, andando oltre la mera competitività aziendale e del profitto

 

“Il Fondo Housing  Sociale dell’Italia Centrale” ha dichiarato Mario Nuzzo, Presidente dellaFondazione Tercas “ costituisce un esempio di collaborazione virtuosa tra fondazioni, enti del territorio e  istituzioni nazionali per risolvere insieme, in attuazione del principio di sussidiarietà,bisogni che gli strumenti tradizionali non riescono a soddisfare efficacemente. Nel nostro caso ciò avviene mediante la costituzione di uno strumento finanziario capace di organizzare l’investimento di capitali in immobili, diritti reali immobiliari e partecipazioni in società immobiliari, al fine di incrementare la dotazione di alloggi sociali sui territori di riferimento, coniugando contenuti sociali e obbiettivi di redditività compatibili con le aspettative di investitori istituzionali che si prefiggono finalità etiche.       

“Il risultato complessivo” ha continuato Mario Nuzzo “consisterà nella realizzazione di più obbiettivi: un contributo alla soluzione delle esigenze abitative tramite l’offerta sul mercato a prezzi sociali di unità abitative di qualità fortemente integrate nel tessuto urbano; la riqualificazione delle aree interessate dall’attività costruttiva; lo sviluppo dell’economia del territorio incrementando le attività edilizie e di gestione immobiliare oltre alle attività economiche connesse.   

“Si consolida così la vocazione delle fondazioni” ha proseguito il Presidente della Fondazione Tercas “a proporsi come enti ‘catalizzatori’, in grado di chiamare attorno al tavolo tutti coloro che, su specifiche problematiche, hanno esperienze e competenze e, soprattutto, hanno a cuore la soluzione dei problemi svolgendo in ciò non solo un ruolo di finanziatori, ma anche di promotori e coordinatori di processi di innovazione in campo sociale, culturale e formativo”.

“In questo contesto” ha concluso Mario Nuzzo “le quattro fondazioni che danno vita  al fondo assieme a Cassa Depositi e Prestiti e in cooperazione con la Fondazione Housing Sociale, Sinloc e Investire Immobiliare, si propongono l’obiettivo di investire le risorse raccolte nei rispettivi territori per realizzare  circa 450  alloggi (di cui 150 nella città di Teramo), che si aggiungono a quelli di edilizia assistita, rivolgendosi a quei cittadini che non vi hanno accesso poiché hanno difficoltà a sostenere i prezzi richiesti sul libero mercato”.

 

Nel corso del suo intervento il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi (nella foto con il Presidente dell’ACRI Giuseppe Guzzetti e con il Presidente Mario Nuzzo) ) si è soffermato, tra l’altro, ad illustrare l’intervento del  recupero e la riqualificazione dell’area di via Longo con il quale l’amministrazione comunale intende partecipare alla costituzione del Fondo.  L’intervento di recupero e riqualificazione dell’area ex-PEEP di Via Longo- ha affermato il Sindaco Brucchi  è stato individuato tra i progetti pilota del Piano Strategico Teramo 2020, avviato dall’Amministrazione nel 2006, e rappresentava uno dei due progetti (quello a valenza si trasformazione fisica) che qualificano l’asse “Potenziamento del sistema welfare” del Piano stesso.  In questa ottica un ruolo strategico riveste il recupero e la riqualificazione di quest’area che rappresenta la più importante concentrazione di edilizia pubblica di proprietà comunale  situata  tra ponte S. Francesco, via Longo, via Fonte Regina, posta a ridosso del Centro Storico.

Un’area di cerniera tra città storica e le prime espansioni del secondo dopoguerra comprendente edifici edificati tra gli anni 1940 e 1960 e caratterizzata da un generalizzato degrado edilizio ed urbanistico.

Le quantità di progetto – ha specificato il Sindaco –  relativamente all’ipotesi di costituzione di un Fondo di Social Housing nel contesto teramano, riferite agli immobili attuali interessati e di cui è prevista la demolizione e sostituzione, sono 6,  per complessivi 99 alloggi.  Nuova cubatura realizzabile complessiva: mc. 31.900 per un totale di 150 appartamenti.

Il Sindaco Brucchi ha quindi concluso il Suo intervento esprimendo” soddisfazione per il convegno  anche e soprattutto per i tempi di attuazione che prevedono l’inizio dell’attività su via Longo a gennaio 2012.”