LE MAIOLICHE DI CASTELLI – CAPOLAVORI D’ABRUZZO DALLE COLLEZIONI DELL’ERMITAGE DI SAN PIETROBURGO.IN MOSTRA DAL 14 LUGLIO AL 9 SETTEMBRE

Si inaugurerà domani, sabato 14 luglio, alle ore 18 nel Museo delle Ceramiche di Castelli, alla presenza del Presidente della Giunta Regionale d’Abruzzo, Ottaviano del Turco, la mostra “Le Maioliche di Castelli – Capolavori d’Abruzzo dalle collezioni dell’Ermitage di San Pietroburgo“.

Dopo un mese di esposizione a Palazzo Venezia a Roma, dove – dal 31 maggio all’ 8 luglio scorso  sono state ammirate da oltre 5000 visitatori – le 77 opere dei maestri abruzzesi tornano in Abruzzo, a Castelli, la cittadina della nostra provincia che da secoli produce alcune delle ceramiche più apprezzate del mondo, dove saranno esposte dal 14 luglio al 9 settembre, nel Museo delle Ceramiche che riapre dopo i lavori di restauro durati quasi un anno – dal 14 luglio al 9 settembre.

Le 77 opere, che tornano in Italia dopo 150 anni, possono ben definirsi degli inediti.

Si tratta di piatti, coppe, vasi, mattonelle, tazze, fiaschette, brocche, albarelli e vasi da farmacia dipinti dai maestri delle dinastie di Castelli vissuti fra Rinascimento e Neoclassicismo, i Pompei, i Grue, i Gentili, Cappelletti, i Fuina. Ad aprire la rassegna sono alcuni pezzi del corredo Orsini Colonna, opera della famiglia Pompei. Vasi da farmacia dai colori vivi, blu, arancio, giallo, con donne della mitologia, eroi, santi e scritte col nome del medicamento, a torto un tempo attribuiti a Faenza. Del ‘500 sono anche alcuni pezzi in stile «compendiario», ispirati a modelli in metallo e vetro, blu decorati in bianco e oro, con lo scudo araldico del cardinale Alessandro Farnese, nipote di Paolo III. E piatti di altri committenti illustri, i D’Aragona, gli Orsini. Ma il periodo d’oro per Castelli è il ‘600 e il ‘700 con l’istoriato barocco. A dominare sono scene di caccia, di battaglia, episodi storici, mitologici, biblici, temi squisitamente pittorici dalle tonalità tenui e autunnali. Poi spazio ai paesaggi idealizzati alla Lorrain, ai fondi bianchi, alla decorazione floreale, ai decori che risentono dell’influenza della porcellana. La mostra offre una panoramica al massimo livello della produzione castellana.

La terza ed ultima tappa italiana della mostra – che si realizza anche con il sostegno della FONDAZIONE TERCAS – dopo Castelli, sarà a Teramo nella Pinacoteca Comunale dal 13 settembre al 31 ottobre, successivamente le preziose ceramiche torneranno nelle sale dell’Ermitage di San Pietroburgo.

Alla cerimonia di inaugurazione –  che sarà aperta dal Sindaco di Castelli Concezio di Flavio – parteciperanno la curatrice della mostra Maria Selene Sconci, anche direttrice del Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma; Antonio Tancredi, presidente del comitato organizzatore Mostre Antiche e Contemporanee Ceramiche di Castelli; Giovanni Giacomini, presidente del Museo delle Ceramiche di Castelli; Elena Ivanova, direttrice della sezione Ceramiche del Museo Statale Hermitage di San Pietroburgo, e Gaddi H. Vasquez ambasciatore degli Stati Uniti presso la Fao.

La serata si concludera’ con un aperitivo e uno spettacolo di canti popolari abruzzesi.